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Angiotensina 1-7 a basso dosaggio e melatonina nel trattamento delle malattie sistemiche umane diverse dal cancro e dalle patologie autoimmuni Istituto Medicina Biologica

Angiotensina 1-7 a basso dosaggio e melatonina nel trattamento delle malattie sistemiche umane diverse dal cancro e dalle patologie autoimmuni Istituto Medicina Biologica

La ricerca è aggiornata a maggio 2007, estesa a 22 database e include studi il cui disegno prevede un confronto tra gruppi (non solo RCT). Sono stati inclusi in totale 101 studi, per un campione di popolazione di 2.556 soggetti con età mediana di 62 mesi. Ti sistematici e modalità di comunicazione organizzati secondo specifiche sequenze, che il genitore, previa formazione specifica, eroga al figlio con obiettivi precisi e sotto la supervisione degli specialisti che lo affiancano. Lo zolpidem è stato ampiamente testato in studi controllati su pazienti affetti da insonnia primaria16-19.

  • Infine il terzo studio di coorte5, rivolto a bambini con sospetto di disturbi dello spettro autistico di 24 mesi di età, mette a confronto un intervento precoce implementato dai genitori con l’assenza di trattamento.
  • In conclusione, i dati prodotti dalla revisione sistematica suggeriscono l’efficacia dell’intervento CBT nel trattamento dei disturbi d’ansia in bambini con sindrome di Asperger o autismo ad alto funzionamento a confronto con nessun trattamento.Tali risultati, che derivano da pochi studi sperimentali e condotti su campioni numericamente ristretti, non costituiscono una prova di efficacia forte; inoltre non sono disponibili studi di confronto con comparatore attivo.
  • Le stesse proprietà antiossidanti della melatonina probabilmente esplicano un effetto diretto nel ridurre il danno macromolecolare (inibizione dell’attività nella nitrico-ossido sintetasi, effetto stabilizzante le membrane biologiche).
  • Le decisioni cliniche sul singolo paziente richiedono l’applicazione delle raccomandazioni, fondate sulle migliori prove scientifiche, alla luce dell’esperienza clinica del singolo medico e di tutte le circostanze di contesto.
  • Inoltre, la naturale diminuzione dei livelli di melatonina con il progredire dell’età, osservata in vivo e nell’uomo, ha indotto a ipotizzare un ruolo, per questa molecola, nei processi, sia fisiologici sia patologici, legati all’invecchiamento.
  • Indicazioni preliminari della sua efficacia in tale ambito provengono da questa revisione sistematica con metanalisi di 16 studi di intervento, condotti con lo scopo di esaminare gli effetti dell’integrazione di melatonina a diversi dosaggi (da 3 a 10 mg al giorno), rispetto a un placebo, su diversi marker di malattia in soggetti con o senza diabete di tipo 2.

Nici formulati da altri panel multidisciplinari e le revisioni sistematiche condotte in precedenza per adottare o adattare, modificandole, raccomandazioni prodotte in un contesto culturale e organizzativo differente dal proprio, evitando in questo modo una duplicazione degli sforzi, risparmiando risorse e favorendo l’implementazione locale di raccomandazioni fondate sulle prove. Questo processo viene definito come adattamento diuna linea guida e può essere utilizzato sia come alternativa alla produzione ex novo di una linea guida sia come processo sistematico di adeguamento delle raccomandazioni dellalinea guida originaria al contesto locale3. L’autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita. Le aree prevalentemente interessate da uno sviluppo alterato sono quelle relative alla comunicazione sociale, alla interazione sociale reciproca e al gioco funzionale e simbolico. Uno studio prospettico condotto su 25 donne con un difetto della fase luteale ha dimostrato che l’integrazione di melatonina aumenta significativamente i livelli di progesterone. Le donne con PCOS tendono ad avere bassi livelli di progesterone, che è necessario per sostenere la gravidanza.

Dai pochi studi finora disponibili emerge comunque un trend di efficacia a favore anche di altri programmi intensivi altrettanto strutturati, che la ricerca dovrebbe approfondire con studi randomizzati controllati (RCT) finalizzati ad accertare, attraverso un confronto diretto con il modello ABA, quale tra i vari programmi sia il più efficace. La popolazione è composta da soggetti di età media 38 mesi, QI medio 53, punteggio medio standard alla scala del linguaggio 45, punteggio medio standard alla scala del comportamento adattivo 58. I gruppi di controllo ricevono interventi eterogenei per livello di strutturazione e intensità o in alcuni casi non ricevono intervento (interventi eclettici, programmi educativi generici, trattamenti standard ossia i servizi di comunità disponibili sul territorio).

Effetti collaterali

Concordemente con la linea guida SIGN, dalla ricerca di letteratura effettuata per questa linea guida emerge che su quetiapina, clozapina e ziprasidone sono a disposizione solo studi osservazionali, che producono dati non sufficienti alla formulazione di raccomandazioni cliniche2,3. Il rischio di sviluppare sintomi extrapiramidali in associazione con l’olanzapina è controverso, in quanto è riportato come possibile effetto collaterale dose-dipendente dagli studi osservazionali inclusi in una revisione sistematica4, ma non è rilevato in questi due RCT. Poiché questi risultati sull’efficacia sono stati ottenuti nello studio sull’aripiprazolo a dosi fisse2 in modo equivalente ai diversi dosaggi di 5, 10 e 15 mg/die, dai dati a disposizione risulta preferibile utilizzare il farmaco al dosaggio minimo efficace (5 mg/die). Gli studi individuati per questa linea guida integrano e approfondiscono in maniera coerente i dati riportati nella linea guida SIGN1 sull’efficacia e sulla tollerabilità del risperidone.

I risultati indicano che il gruppo che riceve l’intervento aggiuntivo ottiene miglioramenti maggiori nello sviluppo cognitivo e comportamentale; all’interno di questo gruppo i benefici maggiori si osservano nei bambini che provengono da famiglie con un elevato livello di stress, rispetto a quelli che provengono da famiglie con un livello di stress basso. Il confronto consiste nell’aggiunta a questo trattamento standard di un intervento domiciliare, per cui un insegnante specializzato nell’educazione di bambini in età prescolare visita le famiglie settimanalmente per 1-1,5 ore durante l’anno scolastico per un periodo di 40 settimane, con l’obiettivo di favorire la continuità e la generalizzazione delle abilità apprese al centro anche nell’ambiente naturale del bambino. Per la fluoxetina non sono stati riportati effetti collaterali con frequenza maggiore rispetto al placebo; anche la valutazione alla sottoscala che indaga la suicidalità (overt aggression scale) non rileva differenze significative con il placebo. Nella linea guida SIGN non sono riportati studi che indagano l’efficacia del metilfenidato in popolazioni di bambini di età inferiore ai 6 anni. Dio4 già incluso nella linea guida SIGN, che ne integrano i dati fornendo risultati per gli outcome secondari. Pertanto, non essendo stato incluso in questa linea guida alcun nuovo studio sul metilfenidato, i dati scientifici contenuti nel documento SIGN rimangono sostanzialmente immodificati.

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Negli animali che seguono ritmi stagionali (migrazione, crescita del mantello, riproduzione, etc.), la deprivazione della ghiandola pineale o la somministrazione di melatonina modificano il ciclo riproduttivo (Kennaway, Rowe, 1995). Lo zaleplon può essere assunto nel corso della notte senza che il giorno dopo si produca alcun residuo effetto sedante o venga pregiudicata la memoria nei pazienti con insonnia da insufficiente mantenimento del sonno24,25.Sia esso somministrato di sera, al momento di coricarsi o durante la notte, rispetto allo zolpidem, lo zaleplon è associato ad un minore pregiudizio delle facoltà psicomotorie e della memoria e ad una più rapida risoluzione degli effetti avversi24,25. La dose raccomandata di zaleplon è pari a 10 mg per gli adulti e 5 mg per gli anziani12,23.Lo zaleplon è caratterizzato da un profilo di sicurezza favorevole ed è ben tollerato.

  • Durante il trattamento con melatonina si raccomanda di proseguire con le misure di igiene del sonno (mantenere costante l’orario di addormentamento e risveglio, evitare pisolini durante il giorno) e di tenere un diario del sonno.
  • A livello cutaneo la melatonina è attiva nei processi di protezione della pelle attraverso un aumento della pigmentazione; a livello del cuoio capelluto aumenta la fase anagen dei capelli (Fischer et al., 2004).
  • Lo studio presenta, oltre alla scarsa numerosità del campione, un grave limite metodologico dovuto al fatto che i due gruppi a confronto sono molto eterogenei per quanto riguarda le caratteristiche al baseline.
  • Secondo il parere degli esperti la terapia comportamentale dovrebbe essere presa in considerazione per i soggetti con disturbi dello spettro autistico che presentano problemi del sonno.

La dose raccomandata di difenidramina varia da 25 a 75 mg da assumersi al momento di coricarsi36.Un aumento nel dosaggio non produce un aumento lineare della risposta. Ci sono alcune indicazioni sul fatto che si possa sviluppare tolleranza all’effetto sedativo previsto entro il quarto giorno di trattamento, rendendo il trattamento inefficace nell’induzione del sonno ma ancora in grado di produrre effetti collaterali indesiderabili36. Per quanto comunemente usati come coadiuvanti del sonno, i dati a supporto dell’uso di antistaminici da banco quali la difenidramina per il trattamento dell’insonnia sono piuttosto limitati. Il secondo significato di intervento precoce è quello di un intervento tempestivo rivolto a soggetti che hanno sviluppato il disturbo, per i quali è già stata formulata la diagnosi.

Nell’altro studio la PECS ottiene migliori risultati nella produzione di atti parlati non imitativi rispetto al confronto al primo follow up, ma tale vantaggio scompare al secondo follow up, in cui non si rilevano differenze di efficacia tra i gruppi. Infine questo studio fornisce prove preliminari del fatto che gli effetti rilevati sulla capacità di avviare l’attenzione congiunta dipendono dal livello di abilità del bambino al momento di iniziare l’intervento. I due RCT confermano quindi concordemente l’ipotesi che alcune caratteristiche individuali possano modificare la risposta all’intervento. È disponibile invece un RCT2 su un intervento rivolto a bambini con disturbi dello spettro autistico, in cui la precocità è l’elemento caratterizzante (il campione ha un’età media di 23,5 mesi).

Approccio farmacologico al trattamento dell’insonnia cronica

Questo implica la presenza di una grande variabilità individuale nella risposta al trattamento, che aumenta nel tempo. In questo paragrafo sono presentati i dati emersi da due studi di coorte di recente pubblicazione10,11 e per questo https://www.espaciosdemujer.org/gli-effetti-collaterali-di-esculap-balkan-studio/ non inclusi per ragioni temporali nelle revisioni sistematiche di cui sopra. In questa sezione verranno trattati i temi del supporto per le abilità comunicative e gli interventi per la comunicazione sociale e l’interazione.

Nuovi dati supportano il ruolo dell’integrazione con melatonina nel controllo di alcuni marker del diabete di tipo 2

Le stesse proprietà antiossidanti della melatonina probabilmente esplicano un effetto diretto nel ridurre il danno macromolecolare (inibizione dell’attività nella nitrico-ossido sintetasi, effetto stabilizzante le membrane biologiche). Jet LagIl jet lag comprende un insieme di sintomi – stanchezza diurna, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno – che si verificano dopo un viaggio aereo attraverso diversi fusi orari in seguito al quale il ritmo circadiano del viaggiatore non risulta più sincronizzato con l’orario locale. I viaggi aerei verso est risultano più disturbanti rispetto a quelli verso ovest e l’incidenza e gravità dei sintomi dipendono dal numero di fusi orari attraversati. A questo proposito è stato riscontrato nei pazienti con alzheimer una concentrazione di melatonina inferiore rispetto a soggetti della stessa età ma affetti da altre malattie, e una perdita di neuroni a livello del nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo, nucleo responsabile dell’attivazione della ghiandola pineale (Nair et al., 1986; Swaab et al., 1995).

02/2012 – LINEE GUIDA sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti

Da uno studio randomizzato15, condotto su un campione molto ampio, risulta che il trattamento con risperidone in aggiunta a parent training è più efficace rispetto a dosaggi maggiori di risperidone in monoterapia nell’ottenere miglioramenti sui comportamenti disadattativi in bambini con disturbi dello spettro autistico. È disponibile un unico studio di coorte6 di scarsa qualità, condotto su 27 soggetti con disturbi dello spettro autistico. Lo studio confronta 2 gruppi che ricevono, rispettivamente, training in teoria della mente e training di funzioni esecutive, con un terzo gruppo di controlli inseriti in una lista di attesa. Non è possibile ottenere dati di efficacia attendibili dallo studio, che riporta in modo molto sommario i risultati, limitandosi a confrontare all’interno di ciascun gruppo i risultati prima e dopo il trattamento; mancano quindi i confronti tra gruppi, che consentirebbero di valutare l’eventuale maggiore efficacia di un intervento rispetto all’altro.

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